Al via la caccia dell’INPS ai “furbetti delle pensioni”: in migliaia percepiscono assegni a cui non hanno diritto

L’INPS ha deciso di controllare gli importi delle pensioni, per scovare eventuali irregolarità. Più di 300.000 mila rischiano il blocco dei pagamenti.

Nelle ultime settimane, sono aumentate le indiscrezioni su una possibile riduzione delle pensioni e sull’innalzamento dell’età pensionabile. Al momento, infatti, i conti non tornano e sarebbe necessario risollevare le finanze statali. Anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito che sarà necessario affrontare dei sacrifici, per evitare il collasso.

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Per garantire l’equità del sistema pensionistico, inoltre, l’INPS ha compiuto degli accertamenti negli scorsi mesi, da cui è emersa la necessità di fare chiarezza tramite nuove indagini. Secondo i risultati, esisterebbero tantissimi “furbetti” che percepiscono assegni troppo elevati, a cui, però, non hanno diritto.

Come verranno individuate le frodi dal parte dell’Istituto di Previdenza Nazionale? Ai pensionati sarà consegnata la richiesta di attestazione attraverso Citibank NA, ossia l’istituto bancario incaricato, che inoltrerà specifici moduli e analizzerà le informazioni inserite dagli interessati. Tra la documentazione necessaria c’è anche il cd. certificato di esistenza in vita, a cui dovrà essere apposta la controfirma di un testimone oppure di un’autorità abilitata a rendere efficace la certificazione. Ma cosa rischiano i pensionati che non hanno diritto alle somme finora percepite? Scopriamolo.

Controlli a tappeto dell’INPS sui pensionati: a breve il blocco degli assegni

Sono numerosi i contribuenti che percepiscono un assegno pensionistico in maniera indebita. I dati raccolti dall’INPS mostrano come il fenomeno sia molto più diffuso di quanto si pensi, soprattutto tra coloro che percepiscono un assegno dallo Stato italiano ma risiedono all’Estero. Il nostro Paese, infatti, eroga pensioni in circa 165 Stati stranieri.

Questa tipologia di prestazioni corrisponde al 2,4% delle pensioni complessive e comporta un esborso per le nostre casse di circa un miliardo e mezzo di euro. La maggior parte delle pensioni sono percepite da chi abita in Albania, Portogallo, Spagna e Grecia e sono proprio tali contribuenti a essere finiti nel mirino degli accertamenti dell’Istituto di Previdenza Nazionale.

Lo scopo è ridurre e ostacolare tutti gli abusi e le evasioni in campo previdenziale. In molti casi, infatti, è stato scoperto che le pensioni continuano a essere incassate anche dopo la morte del contribuente, da parte dei familiari che non ne hanno assolutamente diritto.

I controlli da parte dell’INPS sono stati finora effettuati nei Paesi scandinavi e nell’Europa dell’Est e, a breve, coinvolgeranno l’Unione Europea, l’Africa e l’Oceania. Tutti coloro che non completeranno la procedura richiesta da Citibank NA andranno incontro al blocco della pensione.

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