Più dell’80% dei giochi per bambini comprati online conterrebbero sostanze tossiche. Vi sveliamo come proteggere la salute dei piccoli.
Molte persone acquistano giochi per bambini presso rivenditori online, attratti, di solito, dai prezzi scontati. Secondo un’indagine condotta da Toy Industries of Europe (TIE), tuttavia, circa l’80% di tali prodotti non è conforme alle regole europee sugli standard di sicurezza.
I giocattoli commercializzati online non presentano alcun marchio noto e comporterebbero rischi di soffocamento e di contaminazione da sostanze chimiche tossiche. In seguito ad approfonditi esami di laboratorio, sono stati rilevati dati molto preoccupanti.
Le piccole parti dei giochi, infatti, si staccano facilmente, così come le batterie. I prodotti per la dentizione dei neonati si danneggiano con il minimo contatto e in tantissimi prodotti è stato trovato il boro, una sostanza che causa problemi riproduttivi. Quali sono i siti su cui vengono venduti i giocattoli non sicuri e come fare per evitarne la diffusione? Ecco cosa hanno sottolineato gli esperti del TIE.
Scandalo giocattoli: uno studio rivela la presenza di sostanze dannose
Una ricerca effettuata da Toy Industries of Europe (TIE), la Federazione europea delle industrie di giocattoli, ha analizzato più di cento prodotti destinati a neonati e bambini, rivenduti da commercianti terzi su dieci siti di ecommerce.
Nel dettaglio, i giochi sono stati acquistati su Allegro, AliExpress, Amazon Marketplace, Bol, Cdiscount, Fruugo, Light In The Box, Shein, Temu e Wish. Gli studi hanno dimostrato la pericolosità di tantissimi prodotti, contenenti sostanze dannose per la salute dei più piccoli e composti da parti facilmente ingeribili o inalabili, contrariamente a quanto stabilito dalle norme fissate dall’Unione Europea.
Secondo il Direttore Generale del TIE, Catherine Van Reeth, i prodotti tossici, privi di marchio o con marchi poco conosciuti, sono quotidianamente venduti a causa della mancanza di una vera e propria responsabilità legale. Dalle piattaforme di ecommerce, infatti, dovrebbero essere pretesi maggiori obblighi, per tutelare la sicurezza dei bambini. Servirebbe, in pratica, un’applicazione più severa delle norme.
L’Unione Europea ha una legislazione chiara in materia di giocattoli, con precise responsabilità per i produttori, gli importatori e i distributori. Le regole, però, non riguardano anche i venditori extraeuropei; di conseguenza è molto semplice per i marketplace online raggirare la normativa a tutela della salute. Il mercato online, purtroppo, non viene considerato un operatore economico e non ha responsabilità relativamente alla sicurezza dei giocattoli.
I principali marchi di prodotti per neonati e bambini hanno chiesto all’Unione Europea di prendere immediati provvedimenti e inserire delle sanzioni per i negozi online che commercializzano prodotti non sicuri.