Chi non paga le cartelle esattoriali rischia il fermo amministrativo delle autovetture. Quali sono le conseguenze del provvedimento?
Il fermo amministrativo consiste in una misura cautelare tramite la quale l’Agenzia delle Entrate recupera i crediti non riscossi, da parte di coloro che hanno ricevuto una cartella esattoriale. Chi, infatti, non provvede a saldare il proprio debito con il Fisco entro i tempi prestabiliti è destinatario di un avviso di pagamento.
In caso di prolungata inadempienza, l’Agenzia delle Entrate può porre il fermo amministrativo sui beni mobili registrati (come gli autoveicoli) del debitore, precludendogli l’uso degli stessi, fino al pagamento delle somme dovute.
In seguito all’iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), non è possibile circolare con il mezzo. Ma non si tratta dell’unica sanzione per i destinatari. Cosa succede, ad esempio, se si intende vendere o rottamare il veicolo? Ecco cosa stabilisce la normativa di riferimento.
Fermo amministrativo: cosa succede ai veicoli?
I mezzi sui quali grava il fermo amministrativo non possono essere utilizzati, rottamati, venduti o demoliti. Per quanto riguarda la vendita, tuttavia, esiste un’eccezione. L’autoveicolo può essere venduto, ma su di esso graverà il vincolo fino all’estinzione totale del debito. Questo limita tantissimo le stesse possibilità di vendita, perché praticamente nessuno sarà disposto a comprare un veicolo con un fermo amministrativo, che non potrà essere usato per circolare.
Chi non rispetta il divieto di utilizzo può subire pesantissime sanzioni. Nel dettaglio, la legge stabilisce la sanzione amministrativa da 1.988 a 7.953 euro (confermata anche dalla Circolare del 22 novembre 2022 del Ministero dell’Interno).
Bisogna, dunque, informarsi adeguatamente prima di comprare un veicolo usato. In particolare, è possibile effettuare tutti gli accertamenti del caso e controllare l’esistenza di limitazioni direttamente online, attraverso il portale dell’ACI, accedendo alla sezione “Verifica gravami e vincoli“. Basta inserire la targa, la tipologia di veicolo e il codice fiscale dell’intestatario. In alternativa, è possibile reperire le informazioni di cui si necessita recandosi presso un’agenzia di pratiche auto.
Sospensione e cancellazione del fermo amministrativo: la procedura per richiederle
Il proprietario di un veicolo sul quale grava un fermo amministrativo può chiedere la rateizzazione della cartella esattoriale e beneficiare della sospensione del vincolo. Di conseguenza, potrà utilizzare il mezzo per circolare liberamente. È, però, obbligatorio che tutti i debiti a cui si riferisce il provvedimento siano ricompresi nella richiesta di pagamento dilazionato.
L’unico metodo per cancellare definitivamente il fermo, invece, è l’estinzione totale del debito, anche aderendo alla Rottamazione della cartelle esattoriali.