Arriva l’allarme degli esperti, questi utensili da cucina sono da bannare immediatamente: gravi rischi per la salute.
Negli ultimi anni si sta prestando parecchia attenzione a quali prodotti su utilizzano in cucina e nella vita di tutti i giorni. In modo particolare ci si interessa quali sono i possibili rischi per la salute dovuti all’elevato utilizzo di determinati prodotti.
Ne sono un esempio le pentole in teflon, di cui si è recentemente scoperta la potenziale pericolosità, in particolar modo se a contatto con cibi caldi. Tuttavia, non sono gli unici insospettabili oggetti d’uso comune in cucina a rappresentare un grande problema per la salute.
La rivista scientifica Chemosphere nell’edizione di ottobre 2024 ha pubblicato un interessante quanto preoccupante studio in merito ad alcuni utensili molto comuni in cucina.
Lo studio si è incentrato su alcuni utensili in plastica nera, utilizzata anche nei vassoi per carne, frutta e verdura dei supermercati, nei contenitori per il cibo d’asporto e nei giocattoli per bambini. Dalle analisi è emerso che questa plastica conterrebbe livelli allarmanti di ritardanti di fiamma.
Il problema risiede proprio nella plastica nera, molto spesso questa proviene da prodotti elettronici come computer o telefoni ed è stata trattata con dei ritardanti di fiamma. I ricercatori che si sono occupati dello studio hanno controllato oltre 203 oggetti di uso domestico realizzati in plastica nera.
I ricercatori hanno iniziato testando articolo per articolo per evidenziare l’eventuale presenza di bromo, se veniva rivenuta questa sostanza si cercavano allo i ritardanti di fiamma. Il dato emerso è a dir poco allarmante: l’85% dei prodotti analizzati conteneva ritardanti di fiamma.
Tra gli oggetti maggiormente ricchi di questa sostanza troviamo: un vassoio per il sushi da asporto, una spatola da cucina e una collana piratesca di un travestimento. Stando ai dati emersi i ricercatori ipotizzano che una persona possa entrare a contatto con 34.7 parti per milione di decaBDE ogni giorno.
Uno studio pubblicato sul Jama Netwoek Open, l’esposizione a queste sostanze chimiche e in particolare al PBDE espone a gravi rischi per la salute: la cancerogenicità, disturbi endocrini, neurotossicità, tossicità per la riproduzione e lo sviluppo.
L’alternativa più sicura per evitare di entrare a contatto con plastica contaminata resta l’acciaio inossidabile. Per quanto riguarda il silicone andrebbe utilizzato solo se di alta qualità, potrebbe infatti contenere sostanze tossiche.
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