Buste paga più ricche nel 2025: il trucchetto infallibile per avere stipendi da sogno!

Per il prossimo anno sono previsti una serie di incentivi per incrementare lo stipendio. Vi mostriamo come cumularli per non perdere alcun beneficio.

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato alcuni importanti incentivi fiscali per aumentare lo stipendio mensile e ne ha introdotti di nuovi. Si tratta di misure destinate a tagliare il cuneo fiscale e incentivare il potere d’acquisto, come detrazioni e indennità.

aumento stipendi
Per il 2025 si potrà beneficiare di diversi incentivi per aumentare lo stipendio (monasterodicairate.it)

Ma non tutti i lavoratori dipendenti sanno che è possibile combinare le agevolazioni e ottenerle tutte, usufruendo così di una busta paga di notevole consistenza. Nel 2025, dunque, i vantaggi saranno strepitosi. Ma quali sono le misure a disposizione e quanto si potrà ottenere? Ecco tutti i dettagli.

Tantissime agevolazioni per aumentare lo stipendio: il metodo per cumularle

Il primo beneficio confermato per il prossimo anno è il Bonus IRPEF, denominato in passato anche “Bonus Renzi“. È destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito fino a 15.000 euro oppure compreso tra 15.000 e 28.000 euro. È, tuttavia, necessario che il totale delle detrazioni spettanti sia maggiore dell’IRPEF complessiva a debito.

incentivi stipendio
Gli incentivi per aumentare lo stipendio potranno essere cumulati (monasterodicairate.it)

Condizionerà positivamente gli stipendi anche la Riforma delle aliquote IRPEF, che porterà un aumento di 75 euro per i lavoratori con redditi fino a 15.000 euro e assicurerà una detrazione totale di 1.955 euro annui. Per i redditi superiori, la detrazione decrescerà in maniera graduale, fino ad azzerarsi per i redditi più alti.

Le mamme lavoratrici, poi, potranno accedere allo sgravio sui contributi IVS (i contributi sociali) e beneficiare di una somma aggiuntiva sullo stipendio fino a un massimo di 3.000 euro annui. La misura è rivolta alle madri con almeno tre figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (è escluso il lavoro domestico) e spetta fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

Novità assoluta dell’ultima Manovra finanziaria è il cd. Bonus cash in busta paga. Potranno riceverlo i lavoratori dipendenti con un reddito complessivo fino a 20.000 euro e sarà calcolato in misura percentuale sulla base del reddito da lavoro dipendente, secondo tali regole:

  • 7,1% per i redditi fino a 8.500 euro;
  • 5,3% per i redditi tra 8.500 e 15.000 euro;
  • 4,8% per i redditi tra 15.000 e 20.000 euro.

I lavoratori dipendenti che hanno redditi medio bassi possono cumulare i vari Bonus e ottenere una busta paga molto più ricca. Per esempio, il Bonus Renzi è compatibile con il nuovo Bonus cash e con il sistema di aliquote IRPEF. In questo modo, la riduzione del cuneo fiscale sarà massima e gli stipendi più elevati per tutto il 2025.

Gestione cookie