Addio all’IMU sulla casa dei figli: il metodo legale e infallibile per risparmiare centinaia di euro

Si avvicina la scadenza del saldo IMU 2024, ma tantissime persone potranno ricevere uno sconto del 50%. In che modo? Scopriamolo.

L’IMU, l’Imposta Municipale Unica, è una tassa comunale che va versata dai proprietari o dai titolari di diritti reali di godimento sugli immobili. Generalmente si paga in due rate, una (l’acconto) con scadenza il 16 settembre e l’altra (il saldo) con scadenza il 16 dicembre. Tra poco più di un mese, dunque, i contribuenti dovranno provvedere al pagamento della seconda quota relativa all’anno 2024.

taglio IMU al 50%
Esiste uno straordinario trucchetto per pagare l’IMU al 50% (monasterodicairate.it)

Nonostante si tratti di un’imposta di competenza comunale, esistono delle norme generali, valide per tutti, che ne disciplinano la caratteristiche. Ci sono, ad esempio, delle ipotesi di esoneri e agevolazioni previste dal legislatore. Una delle principali è il taglio del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ad alcune categorie di soggetti. Vediamo, dunque, per quali contribuenti è stato pensato, quali sono i presupposti per ottenerlo e quanti vantaggi assicura ai proprietari.

Paghi l’IMU per metà con il comodato d’uso gratuito: i requisiti per non perdere lo sconto

Si può ottenere lo sconto del 50% sull’importo dell’IMU dovuta, per le abitazioni cedute in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli. Di conseguenza, un genitore che intende concedere la casa a un figlio ha il diritto di pagare la tassa per metà.

sconto IMU comodato d'uso
Il comodato d’uso gratuito consente di pagare l’IMU al 50% (monasterodicairate.it)

Per beneficiare dell’agevolazione, però, è necessario rispettare tali requisiti:

  • l’immobile dato in comodato non deve rientrare tra le categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9);
  • il comodatario (ossia il destinatario dell’immobile) deve adibire la casa a residenza principale;
  • il contratto di comodato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate. Tale regola si applica anche nell’ipotesi di contratto verbale. La registrazione prevede il pagamento di un’imposta di registro di 200 euro e dell’imposta di bollo da 16 euro;
  • il comodante (ossia colui che cede l’immobile) non deve possedere altre case in Italia;
  • il comodante deve fissare la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso Comune in cui è ubicato l’immobile dato in comodato.

Lo sconto del 50% sull’importo dell’IMU rappresenta un fondamentale vantaggio fiscale, perché consente alle famiglie di risparmiare tantissimi soldi all’anno. Si tratta di una misura utile soprattutto se i genitori possiedono più di una casa nello stesso Comune; con l’opportunità di cedere gli immobili con comodato d’uso gratuito ai figli, eviterebbero di dover stipulare un contratto di locazione. Il beneficio, infine, può agevolare la gestione dei beni immobiliari delle famiglie, evitando che alcuni di essi rimangano inutilizzati.

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