Pioggia di bonus per i disabili con Legge 104: l’elenco dei vantaggi è sorprendente

La Legge 104 assicura una serie di agevolazioni ai disabili, a seconda della percentuale di invalidità riconosciuta. Ecco l’elenco aggiornato.

Il nostro ordinamento prevede Bonus e vantaggi per i disabili, in particolare per coloro che svolgono un’attività lavorativa. Possono, infatti, contare su permessi, congedi, strumenti di pensionamento anticipato e agevolazioni fiscali.

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I disabili hanno diritto a diverse agevolazioni (monasterodicairate.it)

In alcuni casi, i benefici sono attribuiti anche ai caregivers, ossia coloro che si occupano in maniera continuativa e costante della cura di un disabile grave. I lavoratori disabili e i caregivers possono usufruire di tre giorni di permesso retribuito al mese e del congedo biennale. Gli invalidi, inoltre, sono esonerati dallo svolgimento del lavoro notturno e, se in possesso di un grado di disabilità di almeno il 60%, hanno diritto all’inserimento nelle liste per il collocamento mirato.

Ma le agevolazioni lavorative non sono le uniche previste dalla Legge 104, perché si estendono anche alle modalità per andare in pensione. I disabili, inoltre, hanno accesso a diverse indennità economiche, in base alla gravità della condizione di salute accertata.

Pensione anticipata per i disabili: il metodo per smettere di lavorare a 56 anni

Il sistema pensionistico italiano prevede diversi strumenti che consentono a chi ha almeno il 74% di invalidità di smettere di lavorare in anticipo, rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 di contributi).

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I soggetti invalidi hanno accesso alla pensione anticipata (monasterodicairate.it)

Si possono richiedere:

  • l’Ape Sociale, a 63 anni e 5 mesi di età e con 30 anni di contribuzione;
  • la Quota 41, con almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, ma soltanto se si possiede almeno un anno di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno di età;
  • l’Opzione Donna, per le lavoratrici invalide almeno al 74% e con 61 anni di età e 35 di contributi. Per coloro che hanno figli, tuttavia, il requisito anagrafico è ridotto a 60 anni, in presenza di un figlio, o a 59 anni, con almeno due figli.

I soggetti con un’invalidità pari almeno all’80%, inoltre, possono usufruire della pensione di vecchiaia con invalidità specifica, accessibile con 56 anni di età, per le donne, e 61 anni, per gli uomini, e 20 anni di contributi.

Indennità economiche per disabili: i requisiti per riceverle

Coloro che hanno una disabilità compresa tra il 74% e il 99%, hanno diritto alla pensione di invalidità, pari a 333,33 euro al mese. Con una invalidità al 100%, invece, si può ricevere la pensione di invalidità totale, di importo tra 333,33 e 704 euro, a seconda del reddito.

I soggetti che, oltre alla riduzione della capacità lavorativa al 100%, hanno ottenuto il riconoscimento dello status di disabili gravi, incapaci di svolgere le normali attività quotidiane, possono richiedere l’indennità di accompagnamento, del valore di circa525 euro al mese.

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