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Economia

Canone RAI anche per alberghi e bed and breakfast? Interviene l’azienda per chiarire i dubbi

Il canone RAI va pagato da coloro che possiedono un apparecchio televisivo. Spetta anche agli albergatori? Ecco la verità.

Il canone RAI è la tassa che obbliga tutti coloro che detengono un apparecchio preposto alla ricezione di trasmissioni televisive. Vige una presunzione di detenzione nei confronti dei titolari di un’utenza elettrica domestica attiva.

Gli albergatori pagano il canone RAI? (monasterodicairate.it)

L’imposta va pagata annualmente e, dal 2016, viene addebitata direttamente sulla bolletta dell’elettricità. Nel dettaglio, viene suddivisa in dieci rate, nei mesi da gennaio a ottobre. Di norma, l’importo del canone RAI ammonta a 90 euro all’anno, ma la Legge di Bilancio 2024 ha ridotto la tassa a 70 euro. Per il prossimo anno, tuttavia, dovrebbe essere applicata la vecchia somma.

Ma la tassa va pagata anche dai proprietari di strutture ricettive, come alberghi, pensioni, bed and breakfast, villaggi e campeggi? Vi sveliamo la soluzione.

Canone RAI speciale: chi deve pagarlo e a quanto ammonta?

Il canone RAI va pagato a prescindere dalla circostanza che l’apparecchio televisivo sia usato a casa. Se, però, l’utilizzo del dispositivo avviene fuori dal contesto familiare, è necessario stipulare un canone speciale.

Chi deve pagare il canone RAI speciale? (monasterodicairate.it)

Se, dunque, il proprietario di una struttura alberghiera o di un bed and breakfast dovesse essere intestatario dell’utenza elettrica e possedere una televisione nell’alloggio, messo a disposizione degli ospiti, dovrà pagare non il canone ordinario, ma quello speciale. Nell’ipotesi in cui il gestore della struttura versi già il canone speciale, può evitare di pagare quello ordinario presentando la Dichiarazione sostitutiva di non detenzione.

L’imposta a carico dei proprietari delle strutture ricettive è prevista dall’art. 27 del R.D.L. del 21 febbraio 1938, convertito nella Legge 4 giugno 1938 n. 880, e dall’art. 2 del D.L.Lt. 21 dicembre 1944 n. 458. Vincola tutti coloro che possiedono uno o più apparecchi per la ricezione delle trasmissioni radio televisive presso gli esercizi pubblici e nei locali aperti al pubblico oppure che li utilizzano a scopo di lucro diretto o indiretto.

Per quanto riguarda i costi, le tariffe annuali vanno da 6.789,40 euro per le strutture a 5 stelle con almeno 100 camere, a 1.018,40 euro per gli alberghi, i residence, i villaggi turistici e i campeggi con 25 o 10 televisori. Il canone, poi, ammonta a 407,35 euro per gli ospedali, le cliniche, le case di cura gli esercizi pubblici e gli uffici. In ogni caso, è possibile consultare tutti i prezzi sul portale ufficiale della RAI.

In relazione all’obbligo da parte dei gestori di bed and breakfast, è intervenuto il Ministero delle Comunicazioni, chiarendo, in seguito alla segnalazione dell’Associazione Laziale B&B, la necessità di pagare il canone speciale anche per questa tipologia di attività.

Antonia Festa

Sono una giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Nel mio lavoro mi occupo soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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