Ricevere un barattolo di conserva, marmellata o sottaceto è sempre un piacere, ma alcune sarebbe meglio evitarle: ci sono grandi rischi per la salute.
Verdure e frutti raccolti in abbondanza diventano spesso conserve, marmellate, sughi e prodotti sottaceto da gustare per tutto l’anno. Tuttavia, non tutti gli alimenti possono essere conservati correttamente a livello domestico.
Il principale rischio che si corre in questi casi è quello della formazione del batterio Clostridium botulinum, il botulino. Questo microrganismo si forma in condizioni di assenza d’aria e può trovarsi nel suolo, nei sedimenti, sotto forma di spora e nella polvere.
Va detto che il botulismo alimentare è una malattia infettiva che in Italia colpisce di rado, si parla di circa 20 – 30 persone ogni anno, tuttavia non va sottovalutata visto le gravi conseguenze a cui si può andare incontro. Per tal ragione quando si decide di preparare delle conserve in casa è bene seguire le Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.
Le conserve alimentari originariamente nacquero per una necessità antica come l’uomo, quella di conservare quanto più a lungo possibile gli alimenti. Osservando la natura e sperimentando, i popoli antichi svilupparono numerose strategie per la conservazione alimentare. Strategie studiate, utilizzate e perfezionate fino ai giorni d’oggi.
Nonostante oggi l’industria alimentare è estremamente all’avanguardia, sono in molti a continuare la tradizione delle conserve. Dalle marmellate ai sughi pronti, passando per passata, pesto, sottolio e sottaceto, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Sopratutto chi ha la fortuna di avere una propria produzione di frutta e verdura è poi solito regalare le conserve ad amici, parenti, colleghi e vicini di casa. Non di rado questi prodotti vengono anche offerti come bomboniera nelle occasioni speciali.
Mettendo in pratica alcuni accorgimenti il consumo di conserve fatte in casa non presenta rischi, sopratutto se chi le ha preparate ha seguito l’iter suggerito dalle Linee guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico.
Tuttavia, c’è una conserva che non andrebbe mai accettata se preparata in ambito domestico. Stiamo parlando delle conserve di carne, pesce e verdure al naturale non acidificate. Questi prodotti necessitano infatti di un tipo di sterilizzazione possibile solo in ambito industriale. Questo vale anche per la conservazione del pesto, è infatti una preparazione pericolosa che potrebbe costituire un rischio correlato al botulismo. Se si ha basilico in abbondanza e si vuole preparare del pesto è bene conservarlo esclusivamente tramite congelamento.
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