Alcuni debiti possono influire sul pagamento della pensione e provocarne il blocco. Scopri come evitarlo per ricevere un assegno più ricco.
Ogni anno, purtroppo, cresce il numero di contribuenti che hanno debiti con il Fisco e che diventano destinatari di cartelle esattoriali notificate dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una circostanza che cela numerosi pericoli soprattutto per coloro che sono prossimi al pensionamento.
Contrariamente a quanto si pensi, esistono delle ipotesi in cui le cartelle esattoriali possono determinare un blocco al versamento degli assegni pensionistici. Questo succede quando i debiti sono legati al mancato pagamento dei contributi previdenziali all’INPS che, dunque, potrebbero inficiare il diritto alla pensione.
Ad esempio, potrebbe essere stato versato un numero di contributi non sufficiente per maturare il requisito minimo previsto dalla normativa. Fino a quando il debito non sarà estinto, dunque, gli interessati potrebbero incorrere nel blocco dell’assegno. Ma analizziamo la questione nel dettaglio e scopriamo come evitare che questo accada.
Cartelle esattoriali non pagate: quali conseguenze sulla pensione?
I pensionati che hanno debiti con il Fisco potrebbero subire il pignoramento della pensione. L’Agenzia delle Entrate, in tal caso, tratterrà una quota dell’assegno mensilmente, fino a estinzione della somma dovuta. In alternativa, potrebbe essere disposto il pignoramento del conto corrente sul quale la pensione viene accreditata.
Il discorso è diverso nell’ipotesi in cui il debitore sia in procinto di uscire dal mondo del lavoro. Per accedere alla pensione, infatti, sono necessari un requisito anagrafico e uno contributivo. Se le cartelle esattoriali hanno ad oggetto i versamenti previdenziali non pagati, l’INPS potrebbe trattenerli dal montante per la determinazione della pensione.
Di conseguenza, per usufruire della pensione, il contribuente dovrà necessariamente saldare il proprio debito (maggiorato di sanzioni, interessi e costi di riscossione). Questa operazione andrebbe effettuata prima di presentare domanda per la pensione, in modo tale che la somma pagata venga calcolata nell’anzianità contributiva. Allo stesso modo, chi è già in pensione ma ha cartelle esattoriali relative a contributi previdenziali, potrà ottenere un assegno più elevato in seguito all’estinzione del debito.
Il beneficio spetta anche a coloro che hanno scelto di aderire alla Rottamazione, che hanno la possibilità di presentare domanda di revisione della pensione, dopo il completamento del piano di pagamento.
In conclusione, il blocco della pensione per coloro che hanno cartelle esattoriali non è automatico, ma è opportuno sempre pagare i debiti, soprattutto se riguardano i versamenti previdenziali. Il mancato pagamento all’INPS di contributi arretrati potrebbe, infatti, influire negativamente sulla maturazione dei presupposti per beneficiare dell’assegno pensionistico o sul pagamento della prestazione.