L’acqua in bottiglia non è tutta uguale, l’urologo avvisa: prima dell’acquisto controllare sempre l’etichetta. Ecco cosa cercare.
Abbiamo imparato a leggere le etichette al supermercato per accertarsi della provenienza degli alimenti, della filiera e anche dei nutrienti e degli ingredienti al loro interno. Tuttavia, ancora troppe persone non controllano l’etichetta dell’acqua in bottiglia.
Il consumo di acqua in bottiglia può infatti avere conseguenze per la salute, la scelta di quale tipologia scegliere è quindi molto importante ai fini di una corretta idratazione senza rischi.
L’urologa Cristina Barrera ha spiegato sul suo profilo TikTok i dettagli da controllare sulle etichette prima di acquistare l’acqua. Le dritte della specialista consentono un consumo più consapevole dell’acqua e dei minerali al suo interno.
Come scegliere l’acqua in bottiglia: i consigli dell’urologa
L’esperta di urologia, la dottoressa Barrera, ha chiarito che il consumo di acqua in bottiglia non è privo di rischi. È quindi fondamentale imparare a sceglierla nel modo corretto. Il primo punto su cui si sofferma la Barrera è quello di sottolineare che l’acqua non fornisce solo idratazione al corpo ma anche integratori minerali molto importanti per la dieta.
Sono proprio i minerali presenti nell’acqua a cui bisogna prestare molta attenzione. In particolar modo va controllato il livello di sodio, l’esperta raccomanda di scegliere acque con un livello di sodio inferiori a dieci.
Anche il consumo di calcio dovrebbe essere attenzionato a dovere, la dottoressa Barrera spiega che ne andrebbe consumato un solo grammo al giorno. Di conseguenza vanno preferite le bottiglie che presentano un contenuto di calcio moderato, tra 50 e 100 milligrammi/litro. Per quanto riguarda il magnesio è bene che ce ne siano almeno 10 milligrammi nelle bottiglie.
Il consumo di acqua in bottiglia è fondamentale i quelle zone del mondo in cui l’accesso all’acqua potabile non è semplice. Tuttavia, un recente studio pubblicato sulla rivista BMJ Global Health (realizzato in Qatar da Weill Cornell Medicineun ) ha sottolineato il costo sorprendente, si legge infatti: “Ha dei costi sorprendenti se consideriamo rigorosamente il prezzo pagato per la sua produzione e distribuzione con l’acqua stessa.”
Inoltre, non va poi sottovalutata la presenza di microplastiche all’interno dell’acqua in bottiglia. Il Centro per il diritto ambientale internazionale ha evidenziato che questi prodotti contengono tra il 10 e il 78% di microplastiche. Queste possono causare il deterioramento del sistema nervoso centrale.