Aumento di 91 euro sulle pensioni: gioiscono centinaia di contribuenti, ecco le novità

Il 2025 sarà un anno particolarmente fortunato per tantissimi pensionati, che otterranno un incremento dell’assegno di circa 91 euro.

La nuova Legge di Bilancio è stata oggetto di una serie di emendamenti, la maggior parte dei quali finalizzati a introdurre ulteriori benefici o aumenti delle prestazioni già riconosciute. Una proposta da parte di Forza Italia, in particolare, ha coinvolto le pensioni ed è destinata a suscitare enorme clamore.

pensioni 2025
Le pensioni aumenteranno nel 2025 (monasterodicairate.it)

Si parla, infatti, di un possibile innalzamento degli importi delle pensioni, auspicato, negli scorsi mesi, anche dai sindacati e dai partiti di opposizione. I deputati Pella, Nevi, Barelli e Cannizzaro hanno presentato un emendamento alla Manovra finanziaria 2025, per ottenere una riformulazione degli assegni previdenziali, tramite il riconoscimento di un aumento extra, oltre a quello derivante dalla rivalutazione annuale. Ma quali saranno i pensionati interessati? Scopriamolo.

Pensioni in aumento nel 2025? La proposta che mira a tutelare i contribuenti

Forza Italia ha proposto di aumentare le pensioni minime. La decisione, a detta dei deputati interessati, si è resa necessaria in seguito alla comunicazione del nuovo tasso di inflazione da parte dell’ISTAT. Nel 2025, infatti, quest’ultimo non sarà superiore all’1% e, di conseguenza, gli aumenti degli assegni pensionistici saranno decisamente inferiori rispetto a quelli riconosciuti nel 2023 e nel 2024.

aumento pensioni minime
Le pensioni integrate al minimo aumenteranno di 91 euro (monasterodicairate.it)

Le pensioni minime saranno oggetto di un incremento extra del 2,2%, ma, per Forza Italia, si tratterebbe di una somma eccessivamente irrisoria. Per tale motivo, l’emendamento è finalizzato alla riconferma dell’aumento aggiuntivo del 2,7%.

Il problema nascerebbe dalla circostanza che i nuovi aumenti prenderebbero come parametro l’ammontare originario delle pensioni integrate al trattamento minimo del 2024, ossia i 598,61 euro, e non quello rivalutato, pari a 614 euro al mese.

Tale situazione è stata duramente criticata anche dai sindacati, che chiedono incrementi più ricchi per il prossimo anno. Senza dubbio, non è colpa del Governo se il tasso di inflazione stimato sarà pari solo all’1%, ma in molti sperano che l’incremento ulteriore del 2,7% non venga ridotto ma riconfermato anche per il 2025.

Un’ottima soluzione sarebbe quella di assicurare l’aumento del 2,7% a tutte le pensioni minime, ma rapportato all’ammontare a sua volta maggiorato e non a quello base. In questo modo, gli assegni raggiungerebbero una somma pari a circa 636 euro al mese. Al momento, tuttavia, non è possibile prevedere se la proposta verrà accettata dall’Esecutivo (soprattutto a causa di una carenza di risorse economiche).

Se dovesse essere accolto l’emendamento di Forza Italia, le pensioni saliranno di 7 euro al mese, rispetto ai 614 euro percepiti nel 2024, per un incremento totale di 91 euro all’anno, per il 2025.

Gestione cookie