Il Governo ha modificato le regole per l’erogazione del Bonus asilo nido. Dal prossimo anno si allargherà la platea dei beneficiari.
Sostenere le famiglie per le spese destinate al pagamento delle rette degli asili nido è fondamentale. Secondo le indicazioni fornite dall’Unione Europea, almeno il 45% dei bambini minori di 3 anni dovrebbe frequentare l’asilo ma, in Italia, solo il 33% può permetterselo.
Per tutelare i nuclei familiari, è stato introdotto il cd. Bonus asilo nido. Grazie al beneficio economico, i genitori potranno affrontare in maniera più serena le spese per l’istruzione dei figli, consentendo un maggiore sviluppo intellettivo dei bambini. Il Bonus, inoltre, incentiva la natalità perché incoraggia soprattutto i giovani nuclei.
Per il prossimo anno, si attendono due modifiche alla misura, che influiranno in maniera significativa sulla platea dei beneficiari. Vediamo cosa cambierà e quali saranno i requisiti richiesti.
Bonus asilo nido: ecco cosa cambia dal prossimo anno
Dal 2025, per ottenere il Bonus asilo nido non sarà più necessario avere il secondo figlio a carico minore di 10 anni. Il beneficio spettante, inoltre, non verrà calcolato ai fini ISEE e, dunque, non modificherà il reddito delle famiglie. Questi due cambiamenti consentiranno a un numero maggiore di nuclei di usufruire del Bonus.
I requisiti richiesti saranno i seguenti:
- residenza in Italia;
- avere un figlio a carico minore di 3 anni;
- essere cittadini europei oppure possedere un regolare permesso di soggiorno.
Non cambierà, invece, l’ammontare del Bonus. Il massimo ottenibile sarà di 3.600 euro annui, ma la somma varierà a seconda del reddito del nucleo familiare. In particolare, le famiglie con ISEE fino a 40 mila euro avranno diritto all’importo pieno, mentre quelle con ISEE superiore a 40 mila euro o che non presentano la certificazione otterranno 1.500 euro all’anno. In ogni caso, la cifra spettante non potrà essere superiore alla retta per l’asilo.
Bonus asilo nido: come presentare domanda?
La famiglie in possesso dei requisiti, devono presentare richiesta all’INPS entro il 31 dicembre. La procedura è telematica e andrà effettuata tramite il portale ufficiale dell’Istituto di Previdenza. Dopo l’accesso con le credenziali digitali, bisogna cliccare sull’apposita icona e compilare la domanda.
Dovrà essere specificato se l’asilo è pubblico o privato e andranno caricati i documenti attestanti l’avvenuto pagamento della retta, come ricevute, bollettini bancari o postali e attestazioni di nidi aziendali. Sulla certificazione dovrà essere necessariamente indicato il nome e la partita IVA della struttura, il codice fiscale del bambino e le informazioni relative al pagamento della retta.
