Il riconoscimento dell’invalidità civile al 60% da diritto a diversi benefici lavorativi ed economici. Scopriamo in cosa consistono.
Non serve necessariamente possedere un’invalidità totale al 100% per godere dei vantaggi della Legge n. 104/1992. In base alla percentuale riconosciuta dalla Commissione medica, infatti, sono previsti diversi Bonus e agevolazioni.
Basta un’invalidità pari al 60% per accedere a diverse misure pensate per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro e lo svolgimento della vita sociale da parte dei disabili. Prima di procedere all’analisi dei benefici, tuttavia, è opportuno chiarire a chi spettano. L’invalidità civile deve derivare da una menomazione fisica o psichica, con una riduzione permanente della capacità di svolgere le normali attività quotidiane. A seconda del grado di menomazione, viene attribuita una percentuale compresa tra il 33% e il 100%.
Vediamo, ora, nel dettaglio quali sono i benefici riservati ai soggetti con invalidità civile al 60% e quali sono i requisiti per richiederli.
Invalidità civile al 60%: non solo congedi e riserve ma anche corsi di formazione gratuiti
Con una percentuale di invalidità superiore al 46%, si ha diritto all’iscrizione nelle liste di collocamento mirato, affinché i soggetti in difficoltà siano agevolati nel trovare un’occupazione. L’iscrizione non attribuisce il lavoro in maniera automatica, ma consente di accedere a opportunità riservate esclusivamente ai disabili.
A chi ha un’invalidità pari o superiore al 60%, inoltre, le aziende private e le Pubbliche Amministrazioni riservano una quota dei posti alle cd. categorie protette. In base al numero di dipendenti, ogni azienda con più di 15 lavoratori deve garantire determinate quote di riserva.
Collegato alla necessità di agevolare i disabili nell’inserimento lavorativo, è il diritto alla formazione professionale. I soggetti con invalidità pari o superiore al 60% possono seguire corsi per acquisire nuove competenze e per aggiornarsi in un determinato settore lavorativo.
L’invalidità civile superiore al 50% consente di ottenere il congedo straordinario per cure, per affrontare operazioni o terapie. Si tratta di una misura di notevole importanza, perché garantisce ai lavoratori disabili il mantenimento del posto di lavoro durante i periodi di assenze per sottoporsi a trattamenti medici o riabilitazioni.
Se, poi, le precarie condizioni fisiche lo necessitano, i dipendenti affetti da disabilità hanno diritto alla riduzione dell’orario di lavoro. Le aziende, inoltre, devono adattare la postazione lavorativa alle esigenze del dipendente, ad esempio predisponendo apparecchiature speciali per migliorare la qualità del lavoro.
L’invalidità civile al 60%, infine, tutela contro il licenziamento, a meno che non ci siano motivi molto gravi dietro il provvedimento da parte del datore. Un disabile licenziato, dunque, può agire per ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro oppure ricevere un’indennità per il danno subito.